
Cambiamenti climatici: 56,11 milioni di euro per aiutare 5 Governatorati
Il Programma “Adattamento ai cambiamenti climatici nelle zone vulnerabili a Bizerte, Kef, Siliana, Kairouan e di Sidi Bouzid” è stato avviato nel mese di ottobre, con un finanziamento di 56,11 milioni di euro, per contribuire allo sviluppo sostenibile in ambito economico, ambientale e sociale in queste regioni.
Le località di intervento sono state selezionate sulla base di criteri relativi ai livelli di deterioramento economico e sociale, all’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali e al loro isolamento, come spiegato dal Direttore Generale dello sviluppo e della conservazione dei terreni agricoli.
Il programma, della durata di sei anni, si propone di migliorare le infrastrutture, promuovere lo sviluppo dell’agricoltura e le iniziative generatrici di redditi, preservare le risorse idriche e del suolo attraverso la costituzione di una piattaforma di dialogo tra i vari soggetti interessati e attraverso la redazione di progetti e piani di utilizzo del suolo in queste aree.
Secondo il Direttore Generale, questo programma andrà a beneficio di 40 mila abitanti nelle località interessate e coprirà 70 mila ettari.
Il programma risponde alle attuali e reali questioni affrontate dalla Tunisia a causa dei cambiamenti climatici (inondazioni, siccità, piogge torrenziali…), come ha osservato il direttore dell’Agenzia francese per lo sviluppo (AFD), Gilles Chausse.
Il Ministro dell’Agricoltura, delle risorse idriche e della pesca della Tunisia, Samir Taieb, dopo uno studio strategico sulla gestione e conservazione dei terreni agricoli ha affermato che i cambiamenti climatici e la mancanza di governance nel settore potrebbero indebolire la materia organica nel suolo a meno dell’1% e ridurre le risorse idriche del 15% nel 2030. Lo studio ha inoltre dimostrato che quasi 180.000 ettari di foreste nel nord potrebbero scomparire in aggiunta ai 10,5 milioni di ettari di terreni agricoli minacciati da erosione, frane e inondazioni